Vecchio portone sardo della cantina, in ferro e legno
Irene e Max, dalla Sardegna, mi hanno inviato anche questo portone da cantina, tutto in ferro e legno; la preghiera è stata quella, di tendenza, di non rimuovere i segni, le tracce prodotte dal tempo e dagli U.V, ma di salvarli, trasformarli in manifestazioni e simboli, renderli valore aggiunto, non perseguendo il restauro “perfettino”, senza aggiungere apporti personali, salvando il salvabile con rispetto ed attenzione per la materia e per le trasformazioni che l’hanno interessata. Un restauro disciplinato non empirico che si basa sulla volontà del cliente di conservare tutto, il più possibile.
![Vecchio portone di cantina](https://www.portantica.com/wp/wp-content/uploads/2019/09/result9-2-1.jpg)
Un vecchio portone di cantina sardo
L’ho reso attentamente e fedelmente pulito, ho esaltato le sfumature dei vari toni cromatici del colore verde, evidenziato il verde Veronese che era il più presente. Ho lasciato le mancanze di colore e fatto trasparire la venatura del legno dolce sottostante, come la ticchiolatura di ruggine che fà tanto stile industriale e che ci ricorda la spontaneità di un fenomeno naturale che ha come interpreti solo acqua e ferro, che io ho solo reso coerente e compatta. Quella ruggine che io ho solo pulito, l’ho fissata, difesa e portata alla luce.
Il restauro adesso è concepito e richiesto così, esasperatamente conservativo, di mantenimento e tutelare, con un occhio attento alle tendenze o stili imperanti, l’Industrial style, lo stile Dèlabrè e lo stile Rustrial.